Osteoporosi
L’ OSTEOPOROSI è una malattia debilitante ancora molto sottovalutata dalle donne oltre i 50 anni. Il sesso maschile risulta meno colpito.
Consiste in un progressivo indebolimento della struttura ossea con progressiva perdita della sua consistenza e robustezza che così predispongono ad un aumento del rischio di fratture in seguito a traumi di lieve entità. In Italia, secondo le stime dell’ International Osteoporosis Foundation, l‘ Istat e l’ Istituto Superiore di Sanità , ne soffrono 4 milioni di donne ma solo 600.000 si curano cioè soltanto una donna su cinque. A soffrirne tra i 60 e 70 anni è una donna su tre a salire a due su tre dopo gli 80 anni.
L ‘ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha collocato l’ osteoporosi tra le patologie di grande rilevanza sociale visto che in un anno si verificano circa 78.000 fratture del femore (complicanza più frequente) e la previsione dell ‘ OMS nei prossimi 25 anni è di 4 milioni di fratture. Dopo il femore sedi frequenti di fratture sono il polso e la colonna vertebrale. Tantissime donne in Emilia Romagna, circa il 90 %, sanno che cos’è l’ osteoporosi e sono quindi anche informate sui danni che la malattia provoca eppure solo 42 donne su cento si sottopone regolarmente all’ esame che misura la densità ossea dello scheletro cioè alla MOC. L’ Osteoporosi non è solo una malattia conseguente alla perdita ossea che accade con l’ avanzare dell’ età ma il suo sviluppo può derivare anche da una crescita ossea sub ottimale durante l’ infanzia e l’adolescenza senza che successivamente ci sia una accelerata perdita ossea nell’ età adulta. Pertanto è importante agire sui fattori che influenzano la salute dell’ osso a tutte le età non solo nell’ anziano. A scopo prevenzione è opportuno pertanto esercitare attività fisica continuativamente sin da giovani, curare l’ alimentazione con cibi ricchi di calcio, esporsi al sole, evitare il fumo di sigaretta e l’ abuso di alcool.
Da :
International Osteoporosis Foundation
Istat
Istituto Superiore di Sanità